Roma Fotografia è lieta di annunciare i vincitori della decima edizione del Premio Roma Fotografia 2025 – “RELAZIONI”, promossa e organizzata da Roma Fotografia e dall’Assessorato alla Cultura del Municipio I Roma Centro, in collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e la rivista IL FOTOGRAFO.

Le fotografie vincitrici e selezionate saranno esposte in una mostra al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Roma, nella Sala dello Zodiaco dall’8 al 30 novembre 2025.

8 novembre alle ore 16:00 | Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Ingresso libero su prenotazione al seguente link:
https://short.do/u4-J5M

Un momento di incontro con i vincitori, gli autori selezionati e i curatori del Premio, per condividere il senso profondo di un’edizione che celebra dieci anni di ricerca visiva e dialogo attraverso la fotografia.

Gli scatti saranno protagonisti anche nelle proiezione nei 5 Video Led del “Circuito Musei”: oltre al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Castel Sant’Angelo, al MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, alle Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini e a Palazzo Merulana.
Un dialogo diffuso tra fotografia, arte e spazio urbano, che trasforma i musei in un unico racconto collettivo sulla contemporaneità.

In un tempo in cui la distanza sembra spesso prevalere sulla vicinanza, “RELAZIONI” è un invito a guardare con attenzione ciò che ci unisce. Attraverso la fotografia, Roma Fotografia ha voluto stimolare una riflessione sui legami che ci definiscono, nelle loro molteplici dimensioni: i rapporti umani, i legami con la natura, le connessioni sociali e urbane, la spinta al viaggio e alla scoperta, le nuove sfide della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, fino al delicato equilibrio tra corpo e mente.

Ogni fotografia esposta diventa una finestra aperta su un mondo di connessioni e significati, dove le emozioni, la memoria e la curiosità si intrecciano per restituire la complessità della nostra epoca. “Relazioni” è un tema universale ma intimo, in cui ciascun visitatore potrà ritrovare una parte di sé, riconoscendosi nello sguardo degli altri.

Entrambe le esposizioni sono curate da Maria Cristina Valeri e Alex Mezzenga di Roma Fotografia che dichiarano:

La mostra fotografica è percorso visivo tra intimità, natura, società e tecnologia, che invita il visitatore a riflettere sul significato dei legami che costruiscono la nostra vita e il mondo che abitiamo.

Un sentito ringraziamento alla giuria, presieduta dal fotoreporter Luciano Del Castillo e composta da:
Luana Toniolo (Direttrice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia),
Giulia Silvia Ghia (Assessore alla Cultura del Municipio Roma I Centro),
Federica Berzioli (Coordinamento editoriale di IL FOTOGRAFO),
e dai Direttori Artistici di Roma Fotografia, Maria Cristina Valeri e Alex Mezzenga.

CATEGORIA SHORT STORY – 1ª classificato
Gregorio Turini“Terra ferita, mani che cercano”

Motivazione:

Con “Terra ferita, mani che cercano”, Gregorio Turini offre uno sguardo potente e poetico sulla fragile relazione tra l’uomo e il pianeta. Nelle immagini realizzate ai margini di Addis Abeba, la Terra diventa protagonista silenziosa ma viva, testimone e vittima insieme dell’azione umana.
La fotografia si fa linguaggio di denuncia e compassione: nelle mani che scavano tra i rifiuti, nelle ferite del suolo che ancora genera vita, si riflette l’eco universale di una coesistenza estrema, dove la disperazione convive con la dignità, e la distruzione con la resilienza.
Turini riesce a restituire, con sensibilità e rigore visivo, la tensione profonda tra sopravvivenza e speranza, trasformando un luogo di scarto in un racconto di umanità e resistenza che interroga la coscienza collettiva.

CATEGORIA SINGLE SHOT – 1ª classificato
Giuseppe Sabella
“L’abbraccio”

Motivazione:

In “L’abbraccio”, Giuseppe Sabella cattura un frammento di intimità universale, un istante sospeso tra la presenza e l’assenza, tra il conforto e la perdita.
Il piano stretto sul volto della donna, colta nell’intensità di uno sguardo che trattiene lacrime e significati, trasforma un gesto quotidiano in una narrazione aperta, dove ogni spettatore è chiamato a cercare la propria interpretazione.
Non sappiamo se quelle lacrime appartengano alla gioia o al dolore, ma nella loro ambiguità risiede la forza della fotografia: un’emozione pura, sincera, che trascende il momento per diventare simbolo dell’umano bisogno di contatto.
Sabella ci consegna un’immagine di rara potenza emotiva, capace di parlare silenziosamente di amore, fragilità e memoria.

FINALISTI SELEZIONATI

Non è una classifica, le fotografie sono state inserite in ordine alfabetico

Augusto Cagnoni con la fotografia tratta dal progetto fotografico dal titolo “Get up, stand up!”

Alesia Davydava con la fotografia dal titolo “Dimora del tempo”

Antonella Cunsolo con la fotografia tratta dal progetto fotografico dal titolo “Oceano Borderline”

Costanza Rossi con la fotografia tratta dal progetto fotografico dal titolo “Masters of the Sky”

Cuneyt Gumushaneli con la fotografia dal titolo “Blind date”

Cynthia Isakson con la fotografia dal titolo “Teresa y Roberto”

Gianni Boradori con la fotografia dal titolo “Scandalo al sole”

Jennifer Bazzoli con la fotografia dal titolo “Una vita insieme”

Lara Campostrini con la fotografia tratta dal progetto fotografico dal titolo “Due volte vita”

Liliana Ranalletta con la fotografia dal titolo “Howt”

Lucia De Luise con la fotografia dal titolo “Supereroi in Relazione”

Luciana Trappolino con la fotografia tratta dal progetto fotografico dal titolo “Script on one’s skin”

Luisa Machacon con la fotografia tratta dal progetto fotografico dal titolo “We Care”

Nileyan Rodríguez con la fotografia dal titolo “La Mirada del Silencio”

Palma Navarrino con la fotografia dal titolo “Shichi Go San”

Pasquale De Bellis con la fotografia dal titolo “Attese Parallele”

Sandro Lombardo con la fotografia tratta dal progetto fotografico dal titolo “Japan portrait”

Stefania Genovese con la fotografia dal titolo “orizzonte macrebino”