La mostra “Catalogo Erotico” ideata e realizzata dall’ artista Andrea Capanna per Roma
Fotografia 2020 Eros ha come oggetto il corpo, un corpo senza volto, nudo.
Le foto stampate su pezzi di muro in camera oscura, seguendo un procedimento
analogico, ci “rivelano” delle figure che non assumono posizioni o valenze di natura
sessuale ma, al contrario si “mostrano” come dei manichini senza testa.
Il corpo è scrostato, lacerato, usurato o meglio lo è la superficie che lo ospita. Il corpo si
scarnifica e lascia intravedere gli strati più profondi, come fosse stato consumato da
sguardi corrosivi.
Il progetto consiste nella rappresentazione della persona esposta come oggetto da
scegliere in un catalogo. Un’esasperazione della mercificazione del corpo come oggetto
sessuale.
Le foto sono in un rigoroso e contrastato bianco e nero.

Andrea Capanna nasce nel 1969 a Roma, dove vive e lavora. Laureato in Teorie e
Pratiche dell’Antropologia presso l’Università La Sapienza, dopo aver frequentato tra il
1994 e il 1996 l’Accademia di Belle Arti di Roma.
“Il mio lavoro sui “muri” è un percorso di ricerca delle infinite opportunità tecniche,
concettuali ed estetiche che offre questa superficie. Su di essa si deposita la memoria di
una storia, si stratifica il vissuto di un corpo che mostra e rivela.
È un viaggio a ritroso di un vissuto che viene liberato e mostrato per sottrazione. Il
soggetto prende forma dalla rimozione dei diversi strati che lo compongono fino a rivelare la genesi di sé e della sua storia, come un intonaco che cade usurato dal tempo e scopre un vecchio muro, rivelando la sua origine per raccontarci la sua epoca.
Viene utilizzato cemento, calce, sabbia e intonaco, depositati e dipinti per strati, lavorati
anche con carta vetrata, spatole e spazzole di acciaio.
Nella recente serie Low Profile, questa tecnica incontra il “motivo” del ritratto di profilo, un genere poco utilizzato ma largamente in uso in epoca rinascimentale, nell’antica tradizione dei cammei e nelle monete.
Qui è la linea di contorno del corpo, con il suo rigore oggettivante, a contenere la
profondità, Low, delle stratificazioni rivelate, le sue pulsioni e i suoi desideri. I successivi
piani sono liberati in un movimento imprevedibile, immaginabile ma non programmabile,
seguendo lo scontro e l’incontro tra il soggetto e l’oggetto, la carne e il corpo”.
Inaugurazione giovedì 17 settembre 2020 dalle ore 18.30 – Ingresso libero
Dolcevita Gallery: Via Palermo 41
Modalità di partecipazione
In mostra dal 18 settembre al 3 ottobre 2020
Orari: martedì – venerdì 15.30-19.30 e sabato 16-20
Domenica e lunedì chiuso
Ingresso libero
Tutte le attività organizzate nella Galleria rispetteranno le misure di emergenza
previste dalla Legge, atte a prevenire la diffusione del Covid-19 e a garantire
l’attuazione delle misure di distanziamento sociale.
All’ingresso potranno essere richiesti i nominativi delle persone che partecipano all’evento.
È consigliata la prenotazione per visitare la mostra il giorno dell’inaugurazione.
Contatti
Ufficio stampa
Federica Maria Casavola
ufficiostampa@dolcevita-gallery.com
3474678254